COMUNICAZIONI AL PUBBLICO

COMUNICATO 19 APRILE 2024

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Riproduzioni non autorizzate di opere originali dalla collezione ‘Rising Sun’
disegnata da Gabriella Crespi tra il 1973 e il 1975.

Gli esemplari qui sopra rappresentati, sono stati recentemente offerti in vendita con falsa attribuzione e rappresentano copie non autorizzate, illegalmente riprodotte da opere originali Gabriella Crespi appartenenti alla collezione “Rising Sun” (1973-1975), tutelate dalle legislazioni nazionali e internazionali in materia di diritto della proprietà industriale e intellettuale.

In passato, identiche riproduzioni non autorizzate sono state ritrovate firmate dallo stesso contraffattore, o proposte a gallerie e Case d’asta come opere originali Gabriella Crespi. Alcune di queste sono già state eliminate dal mercato in modo permanente. L’esecutore di tali contraffazioni fu condannato negli anni ’70 dal Tribunale di Roma (sentenza no.8155/1978) e dalla Corte di appello di Roma (sentenza no.11422/1979).

Ricordiamo a chiunque possieda tali riproduzioni, che la loro vendita e promozione, genera un’ illegale confusione tra il pubblico creando un danno al nome e al lavoro di Gabriella Crespi, e ai suoi diritti esclusivi.

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Riproduzioni non autorizzate dell’opera originale ‘Fungo’ disegnata da Gabriella Crespi
tra il 1970 e il 1976, tutelata dalle legislazioni nazionali e internazionali in materia di diritto
della proprietà industriale e intellettuale.

COMUNICATO 13 OTTOBRE 2023

Nel rispetto della memoria storica e artistica di Gabriella Crespi e dei numerosi collezionisti ed estimatori delle sue opere, nonché a tutela dei diritti relativi al nome di Gabriella Crespi e alle sue opere, oggi in capo agli eredi e alla Gabriella Crespi S.r.l., riteniamo necessario rendere noto quanto segue.

Recentemente, abbiamo potuto constatare che i prodotti rappresentati nelle immagini di seguito riportate sono stati offerti in vendita da alcuni siti web con le seguenti informazioni:

 “Creator: Ferdinando Loffredo”

 “[…] Loffredo was the cabinetmaker of Gabriella Crespi, he made the malacca pieces for her. […] The table come from the personnal archive of Ferdinando Loffredo, delivered with a certificate from the Loffredo Archive, signed on side. […]”

Con il presente comunicato, chiariamo fermamente ancora una volta che il signor Ferdinando Loffredo non collaborò mai con Gabriella Crespi nella creazione e realizzazione di alcuna sua opera, nemmeno in qualità di ebanista, e che i suddetti prodotti costituiscono riproduzioni non autorizzate di opere create da Gabriella Crespi tra il 1970 e il 1976.

Le suddette dichiarazioni rappresentano un indebito sfruttamento del nome di Gabriella Crespi e della sua notorietà e sono inoltre pregiudizievoli poiché, non solo generano confusione nel pubblico e nel mercato, ma creano altresì erronei convincimenti circa la reale origine e paternità delle sue opere.

Come già riportato nel nostro avviso pubblico di settembre 2019, a conferma dell’inattendibilità e della lesività di dette affermazioni e al fine di proteggere gli interessi del pubblico e di tutelare i diritti di privativa sul nome e sulle opere di Gabriella Crespi, ci vediamo nuovamente costretti a ricordare che il signor Loffredo, che aveva lavorato per la nostra azienda all’inizio degli anni ’70 quale addetto alle consegne, fu riconosciuto responsabile dalla Pretura di Roma (sentenza n. 8155/1978) e, in secondo grado, dal Tribunale di Roma (sentenza n. 11422/1979), per avere immesso nel mercato alcune riproduzioni illecite di opere create da Gabriella Crespi, firmate “Ferdinando Loffredo”. Vari sequestri furono eseguiti nei suoi confronti presso i commercianti che vendevano tali riproduzioni abusive e i locali dove esse venivano realizzate. Il signor Loffredo fu altresì obbligato a provvedere alla pubblicazione della sentenza per estratto sui giornali su cui le aveva pubblicizzate.

Va inoltre ribadito che qualsiasi forma di sfruttamento indebito del nome Gabriella Crespi, nonché la fabbricazione, promozione e commercializzazione di riproduzioni non autorizzate di opere ideate e create da Gabriella Crespi, rappresentano una violazione dei diritti di privativa garantiti dalla legge a protezione del nome e delle opere. Tutte le opere ideate e create da Gabriella Crespi e ogni segno distintivo riferibile alla stessa artista e alle sue creazioni, incluso ogni diritto ad essi connesso, sono infatti protetti dalle legislazioni nazionali e internazionali applicabili in materia di diritti della proprietà industriale e intellettuale; pertanto, la produzione, la promozione e la commercializzazione di riproduzioni illecite delle sue opere, nonché qualsiasi utilizzazione del marchio Gabriella Crespi effettuata senza disporre di licenze o autorizzazioni, sono considerate come attività di contraffazione e/o plagio e/o concorrenza sleale e/o pubblicità illecita, e perseguibili secondo le vigenti normative civili e penali.

Per la produzione delle proprie opere Gabriella Crespi si è sempre avvalsa di artigiani di altissimo livello e comprovata fiducia e serietà. Ancora oggi, questi artigiani lavorano alla realizzazione di dette opere per la Gabriella Crespi S.r.l. Nessun altro è autorizzato a riprodurre le opere ideate e create da Gabriella Crespi senza la nostra autorizzazione.

Ricordiamo inoltre che nel 2012 Gabriella Crespi ha fondato, insieme alla figlia Elisabetta, l’Archivio Gabriella Crespi, nato in seno alla società, con il chiaro intento di proteggere gli estimatori e i collezionisti delle sue opere da ogni possibile confusione e/o inganno.

Ringraziamo sempre tutti coloro che collaborano con noi per individuare ed eliminare dal mercato tali riproduzioni non autorizzate.

COMUNICATO 28 SETTEMBRE 2023

Riproduzioni non autorizzate di opere originali dalla collezione ‘Rising Sun’ disegnata da Gabriella Crespi tra il 1973 e il 1975.

Tra il 1973 e il 1975 Gabriella Crespi brevetta la collezione “Rising Sun” caratterizzata da canne di malacca con motivo a raggera o a spina di pesce, quasi sempre accostate a parti eseguite in ottone. Gli esemplari qui sopra rappresentati, sono stati recentemente pubblicizzati e offerti in vendita con una falsa attribuzione e rappresentano copie non autorizzate, illegalmente riprodotte da opere originali Gabriella Crespi appartenenti alla collezione “Rising Sun”, tutelate dalle legislazioni nazionali e internazionali in materia di diritto della proprietà industriale e intellettuale.

In passato, identiche riproduzioni non autorizzate sono state ritrovate firmate dallo stesso contraffattore, o proposte a gallerie e Case d’asta come opere originali Gabriella Crespi. Alcune di queste sono già state eliminate dal mercato in modo permanente.

Ricordiamo a chiunque possieda tali riproduzioni, che la loro vendita e promozione, genera un’ illegale confusione tra il pubblico creando un danno al nome e al lavoro di Gabriella Crespi, e ai suoi diritti esclusivi.

COMUNICATO 20 GIUGNO 2023

Riproduzioni non autorizzate del tavolo ‘Tre Ninfee’ disegnato da Gabriella Crespi nel 1975

Le immagini qui sopra riportate rappresentano solo alcune tra le contraffazioni illegalmente riprodotte dall’originale ‘Tre Ninfee’ disegnato da Gabriella Crespi nel 1975.

Riproduzione non autorizzata del modello “Puzzle Table” disegnato da Gabriella Crespi nel 1973

Riproduzione non autorizzata del modello “Puzzle Table” disegnato da Gabriella Crespi nel 1973

Modello non disegnato da Gabriella Crespi

L’Archivio mette a disposizione questo spazio in continuo aggiornamento al fine di evitare l’acquisto di contraffazioni o di oggetti falsamente attribuiti a Gabriella Crespi e venduti come sue creazioni.

COMUNICATO 7 APRILE 2023

Vi informiamo di avere riscontrato che diversi siti e profili social riferibili a gallerie e altri rivenditori del settore pubblicizzano il seguente specchio che rappresenta una riproduzione non autorizzata prodotta illegalmente del modello originale “Specchio Rising Sun” disegnato da Gabriella Crespi nel 1975.

Vi informiamo inoltre che eventuali ulteriori pezzi contraddistinti da targhe o etichette con riferimenti a diritti di copyright di terze parti, non sono opere originali di Gabriella Crespi, né sono riproduzioni autorizzate.

Saremo grati a chiunque desideri segnalarci qualunque materiale promozionale venga notato sul mercato riferibile a tali pezzi al fine di permettere all’Archivio Gabriella Crespi di contrastare ulteriori contraffazioni nonché la violazione del diritto d’autore e dei marchi relativi a Gabriella Crespi.

COMUNICATO GENNAIO 2023

Vi informiamo che i seguenti oggetti sono stati recentemente offerti in vendita come opere originali Gabriella Crespi. Questi oggetti non sono prodotti da Gabriella Crespi, o neppure creati da Gabriella Crespi. I venditori erano stati informati.

Riproduzione non autorizzata non prodotta da Gabriella Crespi

Riproduzione non autorizzata non prodotta da Gabriella Crespi

Riproduzione non autorizzata non prodotta da Gabriella Crespi

La nostra attività principale consiste nel garantire l’autenticità delle opere Gabriella Crespi e proteggerle da sfruttamenti illeciti da parte di terzi sul mercato internazionale.

La produzione, promozione e vendita di riproduzioni non autorizzate di opere Gabriella Crespi, così come l’uso illecito del suo nome, costituisce una grave violazione dei diritti esclusivi di Gabriella Crespi e dei diritti di sfruttamento economico delle sue opere e del marchio “Gabriella Crespi”, e genera un’illecita confusione sul mercato traendo in inganno i possibili acquirenti.

COMUNICATO MARZO 2022

Vi informiamo di avere riscontrato che diversi siti e profili social riferibili a gallerie pubblicizzano sedie che rappresentano contraffazioni prodotte illegalmente del modello originale “Sedia Rising Sun” disegnato da Gabriella Crespi nel 1975.

Saremo grati a chiunque desideri segnalarci qualunque materiale promozionale venga notato sul mercato riferito a suddetto modello al fine di permettere all’Archivio Gabriella Crespi di contrastare ulteriori contraffazioni nonché la violazione del diritto d’autore e dei marchi relativi a Gabriella Crespi.

COMUNICATO DICEMBRE 2021

Abbiamo riscontrato che diverse gallerie stanno pubblicizzando tavoli che rappresentano copie non autorizzate del modello originale Tavolo Rising Sun disegnato da Gabriella Crespi nel 1975 attribuendo indebitamente tale modello a soggetti diversi rispetto a Gabriella Crespi. Si riportano di seguito alcune immagini dei tavoli contestati:

Siamo grati a chiunque desideri segnalarci qualunque materiale promozionale venga notato sul mercato riferito al suddetto modello al fine di permettere all’Archivio Gabriella Crespi di contrastare ulteriori contraffazioni nonché la violazione del diritto d’autore e dei marchi relativi a Gabriella Crespi.

COMUNICATO SETTEMBRE 2019

Nel rispetto della memoria storica e artistica di Gabriella Crespi e dei numerosi collezionisti ed estimatori delle sue opere, nonché a tutela dei diritti relativi al nome di Gabriella Crespi e alle sue opere, oggi in capo agli eredi e alla Gabriella Crespi S.r.l., riteniamo necessario rendere noto quanto segue.

Recentemente, abbiamo potuto constatare che sulle pagine di alcuni siti web relative all’offerta in vendita di alcuni prodotti firmati “Ferdinando Loffredo” sono state pubblicate le seguenti informazioni relative ad una presunta – e mai avvenuta – collaborazione tra lo stesso signor Loffredo e Gabriella Crespi nella creazione di diverse opere di quest’ultima:

“…Ferdinando Loffredo già collaboratore nella realizzazione di diverse opere di Gabriella Crespi.”

“…Important note is that the designer was for many years a collaborator of the Milanese designer Gabriella Crespi.”

“…Ferdinando Loffredo already collaborator in several works of Gabriella Crespi.”

“…Ferdinando Loffredo was for many years a collaborator and apprentice of the Milanese designer Gabriella Crespi and hence the similarities in the style and use of bamboo.”

Con il presente comunicato intendiamo chiarire fermamente che tali affermazioni non corrispondono al vero in quanto il signor Ferdinando Loffredo non collaborò mai con Gabriella Crespi nella creazione e realizzazione di alcuna sua opera.

Le suddette dichiarazioni, pertanto, rappresentano un indebito sfruttamento del nome di Gabriella Crespi e della sua notorietà e sono inoltre pregiudizievoli poiché, non solo ledono la sua reputazione e ingenerano confusione nel pubblico e nel mercato, ma creano altresì erronei convincimenti circa la reale origine e paternità delle sue opere.

A conferma del carattere lesivo di dette affermazioni e al fine di proteggere gli interessi del pubblico e di tutelare i diritti di privativa sul nome e sulle opere di Gabriella Crespi, ci vediamo costretti a ricordare che il signor Loffredo, che aveva lavorato per la nostra azienda all’inizio degli anni ’70 quale addetto alle consegne ai nostri clienti, fu riconosciuto responsabile dalla Pretura di Roma (sentenza n. 8155/1978) e, in secondo grado, dal Tribunale di Roma (sentenza n. 11422/1979), per avere immesso nel mercato alcune riproduzioni
illecite di opere ideate e create da Gabriella Crespi, firmate “Ferdinando Loffredo”. Vari sequestri furono eseguiti nei suoi confronti presso i commercianti che vendevano tali riproduzioni abusive e i locali dove esse venivano realizzate. Il signor Loffredo fu altresì obbligato a provvedere alla pubblicazione della sentenza per estratto sui giornali su cui le aveva pubblicizzate.

Come noto, durante la sua attività artistica, Gabriella Crespi ebbe come unica collaboratrice per la parte creativa del suo lavoro, sua figlia Elisabetta. Unica eccezione, la collaborazione nata nel 2015 con l’artista Franco Deboni per la realizzazione di un’opera eseguita a ‘quattro mani’ intitolata “4H-Puzzle Table”.

Con riferimento alla fase puramente esecutiva delle sue opere, Gabriella Crespi si è sempre avvalsa di artigiani di altissimo livello e comprovata fiducia e serietà, che ancora oggi lavorano alla realizzazione di dette opere per la Gabriella Crespi S.r.l. Nessun altro è stato da noi autorizzato a riprodurre le opere ideate e create da Gabriella Crespi.

Con l’occasione, vogliamo ricordare che nel 2012 Gabriella Crespi ha fondato l’Archivio Gabriella Crespi, nato in seno alla società, con il chiaro intento di proteggere gli estimatori e i collezionisti delle sue opere da ogni possibile confusione e/o inganno.

A tal proposito, al fine di scongiurare casi – verificatisi anche recentemente – di immissione sul mercato e commercializzazione di pezzi non disegnati da Gabriella Crespi, ma presentati come sue opere originali, informiamo il pubblico che chiunque può contattare il nostro Archivio per potere verificare la paternità di presunte opere Gabriella Crespi.

Ribadiamo inoltre che qualsiasi forma di sfruttamento indebito del nome Gabriella Crespi, nonché la fabbricazione, promozione e commercializzazione di riproduzioni non autorizzate di opere ideate e create da Gabriella Crespi, rappresentano una violazione dei diritti di privativa garantiti dalla legge a protezione del nome e delle opere. Tutte le opere ideate e create da Gabriella Crespi e ogni segno distintivo riferibile alla stessa artista e alle sue creazioni, incluso ogni diritto ad essi connesso, sono infatti protetti dalle legislazioni nazionali e internazionali applicabili in materia di diritti della proprietà industriale e intellettuale; pertanto, la produzione, la promozione, e la commercializzazione di riproduzioni illecite delle sue opere, nonché qualsiasi utilizzazione del marchio Gabriella Crespi effettuata senza disporre di licenze o autorizzazioni, sono considerate come attività di contraffazione e/o plagio e/o concorrenza sleale e/o pubblicità illecita, e perseguibili secondo le vigenti normative civili e penali.

Vogliamo infine ringraziare tutti coloro che stanno collaborando con noi per individuare ed eliminare dal mercato tali riproduzioni non autorizzate. Le immagini che mostriamo di seguito rappresentano solo alcuni casi di tali riproduzioni abusive e alcuni esempi di contraffazione del marchio Gabriella Crespi.

Riproduzione non autorizzata del “Tavolo Scultura” disegnato da Gabriella Crespi nel 1970.

Riproduzioni non autorizzate del “Tavolo Rising Sun” e della “Sedia Rising Sun” disegnati da Gabriella Crespi nel 1975.

Riproduzione non autorizzata del tavolo “Ellisse” disegnato da Gabriella Crespi nel 1976.

Riproduzione non autorizzata dello scrittoio “Z” disegnato da Gabriella Crespi nel 1974 con contraffazione del marchio Gabriella Crespi.

Riproduzione non autorizzata del “Tavolo 2000” disegnato da Gabriella Crespi nel 1970

Alcune immagini scattate durante i sequestri eseguiti nei confronti del signor Ferdinando Loffredo.

Riproduzioni non autorizzate del “Cubo Magico” disegnato da Gabriella Crespi nel 1970.

Riproduzione non autorizzata del “Puzzle Table” disegnato da Gabriella Crespi nel 1973.

Riproduzione non autorizzata della consolle “Puzzle” disegnata da Gabriella Crespi nel 1973.

Riproduzione non autorizzata dello scrittoio “Z” disegnato da Gabriella Crespi nel 1974 con contraffazione del marchio Gabriella Crespi.

Riproduzioni i non autorizzate della lampada “Fungo” disegnata da Gabriella Crespi nel 1970.

Riproduzione non autorizzata del servizio “Gocce Oro” disegnato da Gabriella Crespi nel 1974.

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

Contraffazione del marchio Gabriella Crespi

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